Visibilità ecografica dei marcatori tissutali: studio di confronto con tessuti di prova
Case Study con marcatori tissutali MammoSTAR: visibilità ecografica a 60 giorni
Case Study con marcatori tissutali MammoSTAR: visibilità ecografica
Case Study con marcatori tissutali MammoSTAR: localizzazione ecoguidata con filo di repere
Localizzazione con filo di repere MammoMARK
Case Study con Mammotome: diagnosi di un cluster di calcificazioni con dispositivo 8 G
Case Study con Mammotome: biopsia RM-guidata
Case Study con Mammotome: biopsia RM-guidata in sedi multiple con protesi
Case Study con Mammotome EX: piccola (0,7 cm) massa solida isoecogena
Case Study con Mammotome EX: massa cistica complessa
Case Study con Mammotome EX 8 G: campionamento diagnostico di una lesione indeterminata
Case Study con Mammotome EX 8 G: campionamento diagnostico e gestione di un fibroadenoma
Case Study con Mammotome elite: piccole lesioni
I dispositivi per biopsia della mammella che richiedono più inserimenti presentano molte problematiche quando si tratta di raccogliere campioni di lesioni di piccole dimensioni. Man mano che si procede con l’acquisizione dei campioni, infatti, diventa sempre più difficile visualizzare l’area di interesse, pertanto l’acquisizione delle immagini e la localizzazione richiedono sempre più tempo con ogni campione successivo.
Case Study con Mammotome elite: microcalcificazioni
Quando l’ecografia evidenziava la presenza di microcalcificazioni, in passato ci trovavamo di fronte a una decisione difficile se ritenevamo necessaria una biopsia sotto guida ecografica.
Case Study con Mammotome elite: protesi
La raccolta di campioni di questa lesione solida sospetta ha presentato molti problemi, poiché si trattava di intervenire nelle immediate vicinanze della protesi mammaria. Con un dispositivo caricato a molla sarebbe stato difficile raccogliere dei campioni senza temere di danneggiare la capsula della protesi mammaria sottostante.
Case Study con Mammotome elite: massa solida in accrescimento
La raccolta di campioni della massa solida in accrescimento in questa paziente con una storia di tumore alla mammella sinistra e ricostruzione pregressa con protesi è stata molto problematica, poiché il prelievo doveva essere effettuato nelle immediate vicinanze della protesi e subito sotto la cute.
Case Study con Mammotome elite: massa cistica complessa
Nel caso delle masse cistiche complesse, spesso è difficile ottenere campioni multipli con un dispositivo caricato a molla. Se la massa si sgonfia dopo il prelievo del primo campione, la massa rimanente può risultare di difficile visualizzazione, ponendo dei dubbi sull’affidabilità e la precisione del campione repertato.
Case Study con Mammotome elite: lesione nella parete toracica
Le masse pettorali possono rappresentare un problema sia nelle biopsie ecoguidate sia nelle biopsie stereotassiche, poiché pongono dubbi sulla loro posizione rispetto alla parete toracica della paziente. Il dispositivo Mammotome® elite™ offre molti vantaggi nelle procedure su lesioni situate in prossimità della parete toracica.
Case Study con Mammotome elite: biopsia di linfonodo ascellare
Da anni ormai quando i linfonodi mostrano evidenze di alterazioni maligne si procede alla biopsia dei linfonodi del cavo ascellare con un dispositivo caricato a molla. È stata osservata una buona correlazione, per cui in genere in questi casi abbiamo sempre ritenuto che vi fosse un’indicazione per la dissezione dei linfonodi ascellari.